Il nostro Istituto, che già da anni lavora costantemente avendo come obiettivo quello di contrastare e prevenire fenomeni di bullismo e di cyberbullismo, ha deciso di continuare sulla strada intrapresa, scegliendo per ogni classe persone di riferimento sia tra i docenti che tra gli alunni e i genitori, così da risolvere sul nascere problemi che dovessero presentarsi.

Il bisogno della formazione di una rete a cascata è nato dall’esigenza di osservare con diversi punti di vista il vissuto quotidiano e riportare, eventualmente, episodi che possano evocare atti di bullismo alla Dirigente, al coordinatore di classe e/o alla referente del progetto contro il bullismo e il cyberbullismo. Si è deciso di proseguire su una strada già intrapresa, proprio per i successi riscontrati negli anni scorsi. In questo anno particolare è stata ancor più necessaria la sensibilizzazione al problema, attraverso il lavoro sinergico di ogni docente del Consiglio di classe. Per ovvie ragioni, non sono state previste le diverse azioni di Enti esterni (es. la CRI con #DIB, Disconnettiamo il bullismo; i magistrati e gli avvocati del Foro di Roma con Educal, ecc.), ma è stata data priorità alla sensibilizzazione sul tema attraverso la sollecitazione a riflessioni e spunti, per abituare gli alunni a comportamenti prosociali. Probabilmente, ci sarà offerto solo l’aiuto della Polizia di Stato.

Obiettivo principale: il training all’empatia, ovvero la sensibilizzazione dei ragazzi a mettersi nei panni dell’altro, a riconoscere l’altro come persona, come proprio simile da rispettare, evitando anche comportamenti omertosi e/o passivi, consapevoli che ogni studente ha diritto ad essere protetto, ad andare serenamente a scuola, a ricevere un’istruzione di qualità e un’educazione che valorizzi la sua identità e i suoi talenti.